Nel corso di una verifica tecnica, in caso di accertamento di una manomissione dell’impianto elettrico i dipendenti Enel rivestono la qualifica di incaricati di un pubblico servizio.
il principio è stato ribadito dal tribunale di Reggio Calabria che con la sentenza n. 448/2021 – giudice dr.ssa Luppino – si è così pronunciato:
“I dipendenti Enel rivestono in questi casi la qualifica di incaricati di pubblico servizio, dal momento che “l’attività di accertamento sull’allaccio abusivo compiuta dai dipendenti dell’Enel – incaricati dell’esazione dei pagamenti dovuti ad un ente rientrante tra gli organismi erogatori di un pubblico servizio disciplinato da norme di natura pubblica – rientrano tra quelle del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio, atteso che, ai fini dell’assunzione della relativa qualità, non ha rilievo la forma giuridica, pubblica o privata, dell’ente, ma unicamente la natura delle funzioni esercitate, ove disciplinate da norme di diritto pubblico o da atti autoritativi, ai sensi degli artt. 357 e 358 c.p.; pertanto tali attività attribuiscono pubblica fede all’accertamento compiuto e successivamente trasfuso nell’atto di contestazione” (cfr. cass. sez. 5 – , sentenza n. 7075 del 12/03/2020; nello stesso senso vedasi anche cassazione penale sez. iv, 19/02/2020, n.7566; corte d’appello di bari sez. iii, 25/06/2020, n.1199; tribunale di Crotone sez. i, 05/03/2020, n. 270; tribunale di Palermo sez. iii, 01/02/2021, n. 370; tribunale di Nola sez. i, 09/05/2018, n. 902).